solo 2 giorni per finire la gonna!

Effettivamente posso utilizzare anche qualche giorno di febbraio per terminare la gonna, cioè quei giorni destinati al caricamento dello foto sull'album di Face...
Sono appena stata sulla pagina di Cucitious e ahimè :( non ci sono immagini di gonne concorrenti!
Brutta storia, ma io persevererò tanto non ho niente da perdere...solo amiche apprendiste da conquistare :D

Immagino e capisco che impegnarsi con una scadenza senza un vero premio a cui puntare possa inibire la partecipazione massiva alla gara... e infatti mi son rivolta a sartine come me che vogliono cimentarsi e obbligarsi a cimentarsi nel cucito per non perdere di vista l'obiettivo: migliorare e passare al livello successivo (cioè quello in cui le amiche ti chiedono di disegnare un modello per loro per la festa di addio al nubilato e blah blah blah).


Se siete in dubbio guardate il mio lato positivo: senza questo primo contest non mi sarei ritrovata una gonna a quadretti nel mio armadio da rifocillare con nuovi outfit! E sarei passata direttamente alle mie commesse, si ne ho ben 3: due tubini per la mi madre, quella degli appunti, e un abito pixelato per la nonna, quella della gonna taglia calibrata uscita veramente bene.


Della gonna che posterò su Faccialibro sapete troppe cose già, che è a quadretti e a portafogli e del Burda di Gennaio, non vorrei vi faceste una immagine troppo figa...
Finisco il finocchio e vedo di continuarla, anche se avrei da portare avanti Graficettario che ha moooolta più importanza...
aaaaa
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netto ritardo!

Aaaa sono in netto ritardo: la mia gonna a portafoglio è ancora un semplice ma strano pezzo di stoffa con la velina appuntata!
Questa settimana ho mille scadenze:
- disegnare altre 5 ricette per il graficettario di modo che sia in vendita agli inizi di Febbraio (... vi farà impazzire questo libro illustrato, cioè lo spero tanto tanto),
- iniziare e finire la gonna per il contest, anche se sono sicura di vincere (giacché mi sa tanto che parteciperò solo io :( ),
- finire un'infografica molto carina e curiosa e interessante sulla città di Torino per partecipare a un contest (che si chiude il 31 gennaio),
- pagare la mini imu...

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vi presento Sandra



Ecco Sandra, ed ora siamo in tre in casa.
Ha i fianchi morbidi e pensa che il grigio sia il suo colore preferito, le farò cambiare idea :D



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che gonna a portafoglio sia!





La gonna è stata a lungo un capo d'abbigliamento unisex: i sumeri indossavano i kaunakès (balze di vello di ovino sovrapposte); gli egizi le mettevano corte e di lino (pano o pagne; skentis erano quelle indossate dai faraoni, in lino apprettato, cioè inamidato, pieghettato e arricchito con stampe); greci e romani  vestivano con il peplo drappeggiato sui fianchi e con un mantello lungo fino ai piedi, l'himation.

Dall'Alto Medioevo la gonna diventa tunica, per lui e per lei ma di diverse lunghezza e larghezza, infatti donne, imperatore e clero sovrapponevano tuniche, mentre gli uomini indossavano uose e calzoni, abbigliamento adatto alla vita militare suggerito dalle popolazioni barbare.
Durante il Medioevo la gonnella ha identificato quindi questa tunica lunga fino ai piedi per le donne e fino al ginocchio per gli uomini; il termine viene dal latino "gunna" cioè pelliccia, poiché tali tuniche a girocollo e con maniche semiaderenti erano foderate di tessuto o pelliccia.
Verso la fine del 1300 la gonnella femminile si trasforma in un abito a vita alta, elegante e scollato, mentre quella maschile si accorcia pian piano, arrivando appena sotto le natiche a metà 1500.

Il rinascimento differenzia i due abbigliamenti, il femminile dal maschile.
Le gonne delle donne si ampliano e si distribuiscono intorno alle gambe a cono, a cupola, a campana, a tamburo, in tanti modi diversi ma tutti a impedire i movimenti naturali del corpo delle nobili (leggi anche qui); le popolane invece usano gonne semplici a metà polpaccio e arricciate in vita, con camicetta, corsetto e grembiule.

Il seicento le ammorbidisce, le gonne, ma le alza sui lati all'altezza dei fianchi (i paniers in vimini sorreggono i tessuti) e le dota di uno strascico tanto più lungo quanto più alto è il rango della donna.
Nel 1672 la parola "jupes" entra nel Dizionario dell'Accademia francese.

La rivoluzione francese alleggerisce gli abiti femminili e sposta il rigonfiamento della gonna dai fianchi al didietro, si inizia a usare il sellino.

Nel'800 la gonna viene allargata, passando dalla forma a campana a quella a cupola e poi alla mongolfiera, con l'aiuto di sottogonne inamidate, le crinoline.

Fine 1800: liberalismo, in politica, economia, vita sociale e moda; le donne iniziano la propria lotta per l'emancipazione mantenendo la tortuosa e costrittiva  forma a  "S" che gli abiti impongono. Non c'è più soltanto il corpetto sopra la gonna ma anche la giacchetta: è la moda del tailleur. 

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misuriamoci tutto:

- CIRCONFERENZA VITA, ovvero dove la vita ha il suo maggiore incavo
- CIRCONFERENZA TORACE,
- CIRCONFERENZA BACINO,  ovvero dove i fianchi hanno maggiore sporgenza
- CIRCONFERENZA SENO, ovvero dove il petto ha maggiore sporgenza
- ALTEZZA SENO
- DISTANZA SENO , ovvero da un punto all'altro del colmo petto

- LUNGHEZZA VITA DIETRO, ovvero dall'incollatura nel mezzo fino alla vita
- LUNGHEZZA VITA DAVANTI, ovvero dal punto più alto della spalla fino alla vita

- LARGHEZZA DORSO
- LARGHEZZA SPALLE DIETRO, ovvero da un punto all'altro dell'attaccatura delle braccia

- LUNGHEZZA GOMITO, ovvero a braccio piegato distanza dall'attaccatura del braccio fino al gomito

- LUNGHEZZA MANICA, ovvero a braccio piegato dall'attaccatura del braccio passando per il gomito fino al polso
- LUNGHEZZA GINOCCHIO
- CIRCONFERENZA BRACCIO, ovvero dove il braccio è più forte

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ecco qua:

Ecco un servizio mooolto carino.

Stitch Fix confeziona capi che pendono dalle tue labbra:  tramite iscrizione al sito comunichi taglia, stile e budget disponibile, oltre a qualsiasi preferenza e dettaglio, stile di vita, forma fisica, devi descriverti al meglio, per permettere a Stitch Fix di offrirti ben 5 opzioni di abbigliamento che ti calzino alla perfezione, poi Stitch Fix te le spedisce a casa corredate di carte con dettagli tecnici e stilistici per enfatizzare il mood del capo, ti da 3 giorni di tempo per farti provare tutto a casa comodamente, ti fornisce anche una borsa per riporre i capi accantonati e rispedirli gratuitamente con USPS al mittente, ti fa pagare solo ciò che hai scelto e semmai scegliessi di tenere tutti e cinque i capi scelti appositamente per te, ti farà un ulteriore sconto del 25%.



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GONNA DRITTA: studiamola!

Dopo aver trovato tanti appuntini di mia madre, che una decina di anni fa ha seguito un corso di cucito senza poi essersi dedicata al cucirmi vestiti fighi e su misura, e dopo aver studiato le prime pagine, eccomi pronta per riassumere e rappresentare graficamente per voi e per me ciò che ho capito :D
E inoltre questo schemino e il successivo e quello dopo ancora potrebbero essere utili a una qualche partecipante al primo contest di C., che ha come oggetto una GONNA!

Struttura del dietro:
- A-A1 = 1/4 della circonferenza vita -1 cm + 3 cm per la ripresa;
- A1-A2 =  rialzo di 1 cm;
- E-E1 = ripresa di 3 cm;
- d-d1 = lunghezza ripresa di 14 cm verso il basso, d = 1/2 E-E1, d-E = 1,5 cm, d-E1 = 1,5 cm;
- A-B = lunghezza bacino;
- A-C = lunghezza gonna fino al ginocchio (regolabile);
- B-B1 = 1/4 della conferenza del bacino - 1 cm;
- C-C1 = B-B1;
- C-F = 4 cm;
- F-F1 = 18 cm (regolabile).


Struttura del davanti:
- A-A3 = 1/4 della circonferenza vita -1 cm + 2 cm per la ripresa;
- A3-A4 =  rialzo di 1 cm;
- E1-E = ripresa di 2 cm;
- A-d = 1/10 della circonferenza vita + 2 cm;
- d-d1 = lunghezza ripresa di 10 cm verso il basso, d = 1/2 E-E1, d-E1 = 1 cm, d-E = 1 cm;
- A-B = lunghezza bacino;
- A-C = lunghezza gonna fino al ginocchio (regolabile);
- B-B2 = 1/4 della conferenza del bacino + 1 cm;
- C-C1 = B-B1;


Struttura del cinturino:
- A-B = circonferenza vita;
- B-B1 =  sormonto di 2 cm;
- A-C = lunghezza cinturino di 5 cm (regolabile).

Ecco fatto, la gonna dritta non è più un mischtero: la teoria c'è manca la pratica.
Quindi vai con la prima gonna base senza ricalco del tracciato dal Burda di turno ma attraverso la creazione ex novo del modello costruito sul nostro corpo (im)perfetto.

Gli appunti ricordano che LE MISURE VANNO PRESE SULLA PERSONA VESTITA con abiti leggeri.

E dicono che per facilitarci i calcoli proporzionali per costruire i modelli possiamo ricorrere alla, per me finora sconosciuta, TABELLA FRAZIONARIA; sono attualmente indecisa sul riportarvela o meno nel blog, sarebbe utile poichè mi sembra che nel web difficilmente si trovi ma sarebbe anche una faticaccia trascrivere tutti i numeri che contiene (parlo di ben 50 righe per 12 colonne). Ci dormo una notte su.

Questa cosa però ve la riporto subito:
LA CIRCONFERENZA DEL TORACE DETERMINA LA NOSTRA TAGLIA, se ad esempio è di 88 cm molto molto probabilmente la nostra taglia personale sarà la 44, esattamente la meta dei cm misurati; è da ritenersi infatti LA PIU' IMPORTANTE DELLE MISURE DA PRENDERE.








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pronti via!

l'epifania tutte le feste porta via e noi sarte novelle potremo dedicarci per le prossime tre settimane alla gonna con cui partecipare al primo contest di Cucitious, giusto?
Personalmente al momento sto lavorando a una gonna per la mi nonna Benigna, una gonna a costine di velluto color carta da zucchero... taglia calibrata...:)
Ho ricalcato sulla carta velina il contorno di una sua gonna elasticizzata con molla che infila dall'alto molto comodamente, poi ho rifinito la bozza con calcoli più precisi, aiutandomi con gli appunti di mia madre che anni fa ha seguito un lungo corso di cucito. E infatti il prossimo serio post lo dedicherò alla costruzione del cartamodello di una longuette: max concentrazione quindi, e riga e calcolatrice alla mano!
Solo che non ho per nulla pensato alla mia gonna per il contest. A casa ho diversi tessuti: una lana rossa comprata per il cappottino, una bella rimanenza del blu a costine, un cotone nero a pois elasticizzato e altri pezzetti.
Certo è che non sceglierò una gonna corta... non ho più l'età sigh!

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